Località turistiche e grandi città: dove investire sugli affitti brevi

Tornare ad investire sul mattone

Ormai la tendenza a investire di nuovo nel settore immobiliare non è nemmeno più una notizia: tali e tante sono state, negli ultimi mesi, le rilevazioni di dati statistici che indicano come, in Italia in particolare e in Europa in generale, siano in crescita le compravendite immobiliari che dobbiamo considerare questa nuova tendenza come un fatto ormai consolidato.

 

Noi italiani siamo storicamente propensi all'investimento sul mattone, sia per acquistare la nostra prima casa, sia come investimento per produrre un reddito integrativo per il bilancio familiare. Tradizionalmente, infatti, piuttosto che pagare un affitto, siamo più propensi ad accendere un mutuo bancario per acquistare la prima casa e questa tendenza non viene assolutamente smentita dai dati più recenti che indicano come circa il 75% delle compravendite immobiliari sia ancora destinata all'acquisto dell'abitazione principale della persona o del nucleo famigliare.

 

La novità che, tra gli altri, sottolinea Il Sole24Ore in un'interessante serie di articoli dedicati alle nuove tendenze del mercato immobiliare è piuttosto la crescita notevole di chi decide di acquistare un immobile residenziale per darlo in locazione attraverso il sistema degli affitti brevi, che offre attualmente ottime prospettive di reddito. Si tratta, tra l'altro, di una tendenza che è di grande interesse per le aziende come Hintown che, mediante la pratica del co-hosting, forniscono servizi di diverso tipo a chi ha deciso di mettere a reddito un appartamento o una casa vacanze con una locazione breve.

I servizi di Hintown

Per gestire un immobile in affitto breve la legge prevede, infatti, alcuni obblighi di natura organizzativa, fiscale e di trasparenza, che si aggiungono a ciò che ogni proprietario deve fare per promuovere la propria casa vacanze o il proprio appartamento su Internet.

 

L'immobile deve essere locato nelle condizioni pattuite nel contratto, con tutte le attrezzature funzionanti e, naturalmente, in buono stato di pulizia e questo implica, senza dubbio, che sia necessario un servizio di pulizia e manutenzione che si occupi di ripristinare lo stato ottimale dell'alloggio dopo la visita di ogni ospite. Inoltre, occorre versare la tassa di soggiorno, nei comuni che la prevedono, in base al numero di ospiti presenti e segnalare alla Polizia di Stato i loro dati anagrafici con specifiche procedure.

 

Oltre a ciò che è previsto dalla legislazione vigente, a cui, per altro, si aggiungono norme regionali che richiedono sempre più spesso di iscriversi a specifici elenchi per ottenere codici identificativi o che impongono limitazioni alla durata e alla tipologia dei soggiorni, la gestione di un immobile in locazione breve è anche, naturalmente, un fatto commerciale e, come tale, deve essere affrontato. Promuovere il proprio appartamento o la propria casa vacanze attraverso i portali online specializzati nel settore dello short rent, come Airbnb o Booking.com, può sembrare facile, ma per essere sicuri di avere un buon successo presso la propria clientela, soprattutto nelle aree in cui la concorrenza si è fatta negli anni più agguerrita, occorre utilizzare delle vere e proprie strategie comunicative specifiche.

 

Hintown offre, in questo specifico settore, la possibilità di avere esperti che curino il vostro annuncio in rete, dalle fotografie al testo, e che vi propongano anche quali migliorie possono essere realizzate per rendere l'immobile più appetibile per la locazione breve.

Investimenti immobiliari e messa a reddito

I dati più recenti ci dicono che il 18,8% delle compravendite immobiliari residenziali su scala nazionale è destinato ad acquisire immobili destinati ad essere affittati, nella maggior parte dei casi, con il sistema delle locazioni brevi. La percentuale nazionale, però, non rende ragione di situazioni locali molto differenti tra loro: in particolare, per fare l'esempio più clamoroso, la città di Milano sta seguendo da alcuni anni dinamiche a sé stanti nel settore immobiliare e qui la percentuale di compravendite per investimenti è di quasi dieci punti percentuali superiore alla media nazionale.

 

Sono molte, però, le città che registrano mercati immobiliari decisamente effervescenti: Torino ha visto crescere l'acquisto di immobili nel 2019 di quasi il 5% su base annua, Bologna è attraversata da polemiche quotidiane sull'aumento dei canoni di locazione a causa del boom degli affitti brevi turistici, a Napoli una serie di investitori locali si sta muovendo per acquisire piccole metrature da destinare allo short rent, a Firenze gli affitti sono cresciuti di oltre il 2,5% solo nel 2019 e a Palermo è ormai possibile contare su un ritorno del 5% lordo annuo se si decide di mettere a reddito un appartamento in zone centrali e semicentrali.

 

Queste buone performance delle grandi città non devono, però, farci dimenticare come sia le località turistiche più note, sia tantissimi piccoli borghi stiano registrando una crescita davvero vertiginosa della redditività degli investimenti immobiliari finalizzati alla locazione breve. Da Rimini a Cortina d'Ampezzo, da Santa Margherita Ligure a Gallipoli, passando per Livigno, Cervinia e il Terminillo, tutte le mete turistiche preferite storicamente da italiani e stranieri si stanno appoggiando sempre di più a questo nuovo tipo di servizio per il pernottamento, che è, nei fatti, più conveniente sia per il proprietario, sia per il turista.

 

Anche moltissimi piccoli borghi affascinanti che punteggiano il nostro Paese da Nord e Sud hanno trovato nello short rent la chiave per una crescita nel settore turistico impensabile con altre formule di accoglienza. Il successo è clamoroso soprattutto dove al pernottamento si affiancano le cosiddette “esperienze”, ossia quelle attività di carattere gastronomico, culturale, sportivo, artigianale e folkloristico che possono essere acquistate con il soggiorno e che rendono la vacanza in un paese, ma anche in una città, più coinvolgente per il turista.

 

In un mercato sempre più competitivo, che si sta progressivamente saturando, l'unica vera difficoltà che un investitore, piccolo o grande, può trovare nel settore dello short rent è, in effetti, quella della gestione dell'immobile. Accade spesso, infatti, che chi decide di investire in una casa vacanze o in un appartamento in locazione breve non abbia il tempo e le energie per occuparsene. Questo avviene sia perché si tratta, nella maggior parte dei casi, di un'integrazione al reddito di un nucleo famigliare i cui componenti sono impegnati in altre attività lavorative o di studio, sia perché i proprietari non risiedono, in molte situazioni, nella stessa località in cui desiderano investire e hanno quindi bisogno, per le pulizie, l'accoglienza e la manutenzione, di rivolgersi a personale locale.

 

In questi casi potrete senza dubbio non rinunciare ad investire nello short rent, ma decidere di affidarvi ai servizi di noi di Hintown che, a costi davvero competitivi, vi potremo fornire un'assistenza completa per la gestione del vostro investimento immobiliare.
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