Come sta il mercato immobiliare?

La finanza immobiliare e gli affitti brevi

Per chi si occupa di immobili in locazione breve, come fa Hintown offrendo un supporto logistico e organizzativo agli host, è sempre importante dedicare la dovuta attenzione allo studio del mercato immobiliare nel suo complesso. Le preferenze di chi desidera acquistare o vendere casa, la propensione delle banche a concedere mutui immobiliari, la disponibilità dei proprietari a ristrutturare gli appartamenti e le case che possiedono sono tutti elementi che ricadono direttamente sulla possibilità di avere buoni rendimenti attraverso gli affitti brevi.

In molti casi, infatti, come abbiamo già sottolineato altrove, acquistare una casa per realizzare un investimento immobiliare attraverso i proventi ottenibili con lo short rent è una prospettiva presa in considerazione sempre da più operatori, soprattutto da privati e famiglie.

Accade spesso, lo sappiamo bene, che l'immobile affittato in locazione breve sia un appartamento ereditato o una seconda casa che non si sfrutta più a pieno regime, ma accanto a queste situazioni in cui la disponibilità del bene fa nascere l'idea di trarne un guadagno, sono sempre di più le famiglie che decidono di investire i propri risparmi nell'acquisto ex novo di un appartamento o una casa da destinare specificamente allo short rent.

In questo articolo esamineremo alcuni dati sugli andamenti della finanza immobiliare contenuti nel rapporto sull'argomento di Nomisma 2019 e presentati recentemente dal Il Sole24Ore.  

Alla ricerca della prima casa

  Uno degli aspetti su cui il Rapporto Nomisma 2019 sulla Finanza Immobiliare si sofferma con più attenzione è senza dubbio l'analisi delle tendenze all'acquisto di immobili delle famiglie italiane, che tradizionalmente detengono gran parte del patrimonio real estate residenziale nel nostro Paese.

Il mercato residenziale nel suo complesso ha raggiunto, nel 2018, un valore di poco più di 94 miliardi di euro e Nomisma stima che siano circa 2 milioni e mezzo le famiglie che sono intenzionate ad acquistare una nuova casa nel 2019. Tra queste, circa tre quarti sta cercando una prima casa, o come sostituzione di una già in possesso e non più adatta alle mutate esigenze familiari, o per la prima volta, sia per l'inizio di una convivenza, sia per uscire da un regime di locazione.

Non tutti coloro che stanno riflettendo seriamente sulla prospettiva di acquistare un immobile residenziale come prima o seconda casa, tuttavia, decideranno o riusciranno in effetti a concludere una compravendita nei prossimi mesi. L'incertezza della situazione economica e politica nazionale e internazionale e un diffuso senso di insicurezza rispetto al mantenimento del proprio livello di reddito nel prossimo futuro freneranno, a detta dell'istituto di ricerca bolognese, una parte non trascurabile delle famiglie italiane.

In questo contesto è ancora fondamentale il ruolo del credito bancario a cui prevedono di ricorrere quasi la metà delle famiglie intenzionate ad acquistare una nuova casa, anche considerando che la percentuale di coloro che non hanno ottenuto un mutuo immobiliare nel 2018 è scesa allo 0,6% rispetto all'1,4% dell'anno precedente.

In altre parole possiamo affermare che l'allentamento della stretta creditizia dovuto all'uscita dalla crisi finanziaria degli anni precedenti gioca un ruolo di importante stimolo alla crescita delle compravendite, ma è contrastato dalla rinnovata incertezza sulle prospettive politiche ed economiche future.  

Gli investimenti per la messa a reddito

  Nomisma, nel proprio Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2019 stima che la quota di coloro che intendono acquistare nel prossimo futuro una casa per realizzare un investimento real estate sia pari a circa il 14%, con un calo di un punto percentuale rispetto allo scorso anno.

Si tratta di una parte consistente del mercato immobiliare residenziale, come accade ormai da alcuni anni, soprattutto a causa del boom delle locazioni brevi, a quanto dicono gli esperti, ed è proprio ad una fase di lieve rallentamento degli investimenti per short rent che Nomisma attribuisce la piccola diminuzione della percentuale di acquisti per la messa a reddito.

Come tutti i fenomeni che hanno vissuto una fase espansiva molto intensa, d'altra parte, anche lo sviluppo del mercato degli affitti brevi entra ora comprensibilmente in una fase matura, caratterizzata da un atteggiamento più riflessivo. In questo momento, infatti, passato il primo entusiasmo e la corsa ad acquistare immobili, spesso senza particolari attenzioni alle condizioni di mercato, gli investitori sono più cauti e cercano le occasioni migliori per realizzare il proprio investimento short rent.

Se questo, da un lato, significa un rallentamento della corsa all'acquisto, d'altro canto dimostra come siano sempre più importanti le analisi di mercato per realizzare previsioni di rendimento realistiche in una situazione in cui la concorrenza, soprattutto in alcune aree del Paese, inizia a farsi sentire anche per gli affitti brevi.  

La casa ideale per una locazione breve

  Come trovare, allora, l'immobile perfetto per realizzare un investimento short rent? Dall'esperienza di Hintown nel co-hosting, ossia nell'attività di supporto a chi possiede e vuole gestire un appartamento o una casa vacanza mettendola a reddito con gli affitti brevi, possiamo trarre qualche suggerimento per chi vuole intraprendere questa forma di investimento.

Innanzi tutto, il ruolo dei portali online come Airbnb o Booking.com nella ricerca di una sistemazione per turismo o per trasferte di lavoro è ormai talmente cruciale che non si può non tenere conto delle loro dinamiche e specifiche caratteristiche. Una prima breve ricerca su questi siti di alcuni immobili, nella zona a cui siete interessati, simili a quello che desiderate acquistare potrà fornirvi una prima stima di quanto è possibile richiedere come prezzo per notte. Tenete conto, però, nel compiere questa indagine, che spesso i prezzi cambiano anche notevolmente in base al periodo considerato, sia per fattori stagionali, sia per la concomitanza can grandi eventi che attraggono più utenti.

Passate poi a valutare le spese di mantenimento dell'alloggio o della casa vacanze: chi si occuperà delle pulizie tra un ospite e l'altro, della manutenzione o dell'accoglienza? È possibile che siate voi stessi a volervi occupare di tutti questi aspetti, ma valutate anche la possibilità di associarvi a un'azienda di co-hosting come Hintown per avere un servizio professionale senza pensieri.

Un'ulteriore voce di spesa è la fiscalità che, per gli alloggi in locazione breve, può essere espletata con una cedolare secca del 21% sugli introiti realizzati coi canoni richiesti agli utenti.

Trovare la casa ideale per realizzare un investimento immobiliare con messa a reddito short rent non è di sicuro facile, ma la grandissima diffusione di questa modalità di ricerca di ospitalità per le più diverse ragioni fa sì che, ovunque voi viviate o decidiate di operare, si aprano di sicuro delle ottime opportunità a riguardo.
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